Infatti spesso il perfezionismo eccessivo può limitare le azioni sul mondo e le capacità decisionali, portando a un blocco psicologico nell’affrontare determinati compiti. Ciò succede se questi compiti sono doveri o anche piaceri, attività che decidiamo liberamente di svolgere nel nostro tempo libero. Il perfezionismo può portare ad annullare progetti che abbiamo in mente da tempo o a procrastinare all’infinito.
Il perfezionismo è una caratteristica spesso presente nelle persone con plusdotazione intellettiva ma anche nella popolazione normodotata.
Linda Silverman, psicologa e ricercatrice nell’ambito della plusdotazione dagli anni 60, offre i seguenti consigli a chi “soffre” di perfezionismo:– Apprezza il tuo perfezionismo e considera che può servire a uno scopo utile. Gli ideali e i valori elevati sono importanti, anche se si soffre quando non si raggiungono.– Considera gli errori come esperienze di apprendimento, come informazioni che ti consentono di avvicinarti ai tuoi obiettivi. Considera ogni esito che sia diverso da quanto atteso come trampolino di lancio per future realizzazioni.
– Stabilisci le priorità. Consenti a te stesso di essere un perfezionista nelle attività che contano davvero per te, non in tutte le aree. Non possiamo essere perfetti ovunque, dobbiamo fare scelte certamente difficili ma necessarie.
– Avvia un progetto piuttosto che rimandarlo. Iniziare un compito è spesso più difficile che completarlo. Dopo aver iniziato un progetto, arriveranno idee a mano a mano che il progetto progredisce, anche mentre dormi. Rimandare ritarda l’attivazione delle tue sorgenti creative. Se la scadenza è causa di stress e paralisi, agisci a monte e inizia il tuo progetto prima.
– Mantieni valori alti per te stesso ma non imporli agli altri. Il perfezionismo eterodiretto, ossia orientato anche gli altri, è nocivo per le relazioni, oltre che ingiusto.
– Mantieni lo sforzo e la speranza, anche se i primi risultati non sono all’altezza delle tue aspettative. È attraverso la pratica che ci avviciniamo gradualmente ai nostri obiettivi. Leggi le biografie di personaggi famosi che hanno sperimentato un’intensa frustrazione e hanno superato quegli ostacoli con la perseveranza.
– Non punirti per i tuoi fallimenti. Concentra le tue energie sui tuoi successi futuri. Cerca di essere un modello di autoaccettazione, usa l’autoironia, non avere paura di ammettere i tuoi errori. Non guardare indietro per deprecare le tue azioni. Il perfezionismo che guarda indietro si dice “avrei potuto fare di meglio” mentre il perfezionismo che guarda avanti dice “la prossima volta lo farò diversamente”. Mantieni quindi un atteggiamento orientato al futuro.
– Sostieni i tuoi ideali e credi nella tua capacità di raggiungerli. Credi nei tuoi sogni. Sostieni i bambini nel seguire i loro sogni.
– Riconosci che ci sono aspetti positivi e negativi nel perfezionismo. Puoi scegliere come usare il tuo perfezionismo. Puoi lasciare che ti paralizzi con la paura del fallimento oppure puoi usarlo per mobilitare le tue forze al servizio di un’impareggiabile eccellenza. Ciò può aiutarti a creare un mondo migliore.
– Ricorda che il dolore può accompagnare il perfezionismo. Riconoscilo e non lasciare che la paura del dolore ti blocchi. È un dolore che vale la pena di attraversare perché messo al servizio delle tue aspirazioni. Non puoi evitarlo, ma puoi affrontarlo con coraggio e superarlo.
Come Psicologa e psicodiagnosta a Bologna svolgo valutazioni di plusdotazione cognitiva negli adulti e percorsi di supporto psicologico per adulti plusdotati, online e presso lo studio di Bologna centro.
Per saperne di più sulla valutazione di plusdotazione negli adulti e sui percorsi di sostegno psicologico e terapia psicologica per adulti plusdotati, contattami alla mail: info@psicologaonline.info o al numero 371 4107274 anche via WhatsApp.